Inflazione: cosa ci dicono i prezzi e come impattano sul portafoglio

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L’inflazione è uno dei fenomeni economici più visibili nella vita quotidiana. Non serve essere economisti per notare che fare la spesa, scaldare casa o andare in vacanza oggi costa di più rispetto a un anno fa.

Nel 2024 e nei primi mesi del 2025, l’indice dei prezzi al consumo in Italia ha continuato a salire, anche se in modo meno drammatico rispetto agli anni post-pandemia. Ma cosa significa questo per le famiglie? E come interpretare questi numeri?

L’indice dei prezzi: uno sguardo ai dati

Il grafico qui sotto mostra l’andamento dell’indice generale dei prezzi al consumo (base 2015=100) da marzo 2024 a marzo 2025:

Indice dei prezzi al consumo Italia 2024-2025

Come si può notare, l’indice è passato da 120.2 a 122.6, un aumento che può sembrare modesto, ma ha impatti reali sul potere d’acquisto.

Ma quali settori pesano di più?

Ecco alcune dinamiche rilevanti:

Impatto reale: non è solo un numero

L’inflazione, anche se contenuta, erode il potere d’acquisto. Lo stipendio resta fermo, ma la spesa mensile aumenta. Per chi non ha margini di risparmio, ogni piccolo aumento diventa una rinuncia: meno viaggi, meno ristoranti, meno possibilità di risparmio o investimento.

Anche per chi investe, l’inflazione è un nemico silenzioso. Un rendimento del 3% su un conto deposito può sembrare positivo, ma se l’inflazione è al 2%, il guadagno reale è appena dell’1%.

Conclusioni

I dati sull’inflazione ci parlano, ma solo se sappiamo ascoltarli. Non sono solo percentuali: raccontano come cambia il costo della nostra vita. Monitorarli e comprenderli è il primo passo per proteggere le nostre finanze.

L’inflazione può essere contenuta attraverso gli investimenti in ETF oppure attraverso titoli di stato. In generale, un buon piano di investimento, dovrebbe puntare a combattere l’inflazione.

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Roberto