Da dove iniziare quando si vuole investire
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Quando si parla di investimenti, il primo passo fondamentale non è “cosa comprare”, ma quanto tempo hai davanti.
L’importanza dell’orizzonte temporale
L’orizzonte temporale è il periodo di tempo in cui puoi permetterti di non toccare il capitale investito. Se sai che non ti servirà per 15 o 20 anni, potresti assumere un rischio maggiore, perché hai tempo per recuperare eventuali cali di mercato.
Ad esempio:
- Se investi oggi in un ETF azionario globale e il mercato scende nei primi due anni, potresti comunque recuperare negli anni successivi grazie alla crescita del mercato.
- Se invece ti serve il capitale entro un anno, non puoi permetterti di subire grosse oscillazioni.
Più il tuo orizzonte è lungo, più puoi permetterti strumenti volatili ma potenzialmente più redditizi, come le azioni. Con orizzonti brevi, meglio strumenti più stabili come obbligazioni a breve termine, ETF monetari (ne parliamo qui) o conti deposito.
Esempio pratico
Due persone investono 10.000€ in un ETF azionario globale. Dopo un anno, il mercato perde il 15%.
- La prima persona ha bisogno dei soldi subito: è costretta a vendere in perdita.
- La seconda ha un orizzonte di 20 anni: non vende, anzi potrebbe approfittare per comprare di più.
Nel lungo periodo, il tempo gioca a favore di chi investe con pazienza. Ma è fondamentale ricordare: il passato non predice il futuro. Anche se i mercati storicamente sono cresciuti, non c’è garanzia che accada di nuovo con le stesse modalità.
Investimento vs speculazione
Molti confondono investire con speculare, ma sono due approcci completamente diversi:
Aspetto | Investimento | Speculazione |
---|---|---|
Obiettivo | Crescita del capitale nel tempo | Guadagni rapidi e alti |
Rischio | Calcolato, gestito | Elevato, difficilmente controllato |
Logica | Medio e lungo periodo | Breve periodo |
Esempi | ETF, obbligazioni, azioni | Criptovalute, derivati, strumenti ad alta volatilità |
Gli strumenti speculativi, come molte criptovalute, non sempre hanno un sottostante economico. Questo significa che il loro valore si basa solo su aspettative e percezioni, non su flussi di cassa o utili reali.
Come costruire un portafoglio consapevole
Investire bene significa costruire un portafoglio coerente con i propri obiettivi, il proprio orizzonte temporale e la propria tolleranza al rischio.
Uno dei principi fondamentali è la diversificazione. Ma attenzione, non basta “avere tanti strumenti”: serve anche decorrelazione degli stessi.
Cosa vuol dire decorrelazione?
La decorrelazione si ha quando due asset si muovono in modo diverso, o addirittura opposto, in risposta agli eventi di mercato.
Ad esempio:
- Quando le azioni scendono per crisi economica, le obbligazioni di qualità potrebbero salire.
- In periodi di incertezza, l’oro può agire da bene rifugio.
Un portafoglio decorrelato potrebbe includere:
- ETF azionari globali.
- Obbligazioni.
- ETF sull’oro o strumenti legati a materie prime.
In questo modo, quando un’area va male, un’altra può compensare, mantenendo più stabile l’intero portafoglio.
Conoscere prima di comprare
Prima di investire in qualunque strumento – ETF, azione o obbligazione – è essenziale capirlo. Non comprare mai qualcosa che non sai spiegare a parole semplici.
Uno strumento valido è tale solo se ne conosci il funzionamento, i rischi e il contesto in cui si muove.
Abbiamo parlato di ETF e dei loro rischi in articoli dedicati, come questo, per aiutarti a costruire consapevolezza.
Conclusione
Per iniziare a investire non serve indovinare il titolo giusto o la cripto del momento. Serve conoscere se stessi: quanto tempo hai? Quanto rischio sei disposto a sopportare? Quali sono i tuoi obiettivi?
L’investimento non è una corsa a fare soldi veloci. È un processo per tutelare e far crescere il tuo patrimonio nel tempo. Parti con basi solide e strumenti che conosci. Il resto verrà con l’esperienza.